L’osmosi inversa toglie l’arsenico dall’acqua?

L’osmosi inversa è la soluzione ideale per rimuovere l’arsenico dall’acqua che esce dai rubinetti di casa nostra, grazie a un filtro speciale che si chiama membrana osmotica.

La membrana osmotica ha dei fori piccolissimi che filtra tutte le impurità più piccole di 0,0001 micron. Riesce quindi a trattenere e scartare circa il 99% dell’arsenico e dei metalli pesanti contenuti nell’acqua.

Il problema è molto più serio e diffuso di quel che si possa immaginare: è stato calcolato, infatti, che in tutta Italia siano circa un milione le persone che possono avere a che fare con la presenza di questa sostanza nell’acqua che si usa per lavarsi, per cucinare o magari per bere.

Dalla Toscana alla Lombardia, dal Trentino-Alto Adige al Lazio, il nostro Paese è interessato da questo inconveniente da nord a sud.

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I rischi per la salute sono noti e riconosciuti a livello scientifico: l’arsenico, infatti, è ritenuto tossico per gli esseri viventi, e in particolare per l’uomo può avere effetti cancerogeni nel caso in cui superi la soglia di pericolosità.

Se l’arsenico viene assunto in modo prolungato – come può avvenire, per esempio, se è presente nell’acqua che esce dal rubinetto – si possono riscontrare numerosi effetti tossici cronici, che interessano non solo la pelle, ma anche lo sviluppo e le funzioni riproduttive.

Non solo: dall’esposizione all’arsenico possono derivare condizioni come l’anemia, problemi del sistema circolatorio, patologie cardiache, disturbi neurologici, malattie gastro-intestinali e alterazioni polmonari.

Per tutte queste ragioni è consigliabile purificare l’acqua di casa propria con l’aiuto di un depuratore a osmosi inversa, che grazie alla sua membrana e ai suoi filtri a carboni attivi è in grado di assicurare una depurazione ottimale che rimuova fino al 99% dei metalli presenti.

Il riferimento è, in particolare, ai cosiddetti metalli pesanti: si tratta di una vasta gamma che comprende, tra gli altri, il ferro, l’alluminio e il nichel, ma anche il mercurio, il manganese e il cromo, senza dimenticare il cadmio, il tallio, lo zinco e il titanio.

L’arsenico, a ben vedere, non è un metallo pesante, ma viene definito un metalloide proprio perché le sue proprietà sono paragonabili a quelle dei metalli pesanti.

Sia l’uno che gli altri non rappresentano un pericolo per il nostro benessere se sono presenti nell’acqua (o nell’aria) a basse concentrazioni: diverso è il discorso nel caso di concentrazioni elevate, fonte di tossicità e inquinamento.

Per essere esenti da qualsiasi rischio, e soprattutto per non doversi preoccupare di bere l’acqua che esce dal rubinetto di casa o di usarla per cuocere la pasta, per preparare una minestra o per realizzare un brodo, è sufficiente ricorrere a un depuratore a osmosi inversa che elimina il problema alla radice.

L’acqua che viene prodotta con questo impianto è leggera e pura: chi lo desidera può averla a disposizione anche fredda o gassata.

Il sistema è facile da installare e viene montato direttamente in corrispondenza del lavello della cucina: esso si basa su pompe e membrane osmotiche in grado di lavorare in condizioni di alta pressione e di rimuovere non solo l’arsenico e i metalli pesanti, ma anche le contaminazioni batteriche.

La filtrazione a osmosi inversa garantisce che tutte le sostanze nocive presenti nell’acqua vengano trattenute: così, anche chi risiede nei territori a rischio arsenico (dall’Emilia-Romagna alla Campania) può mettere da parte ogni ansia, a prescindere dalla concentrazione di questa sostanza nell’acqua.

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