Come migliorare l’acqua del rubinetto: perchè evitare le caraffe filtranti e scegliere i depuratori

Quante volte ti è capitato di riempire la pentola in cui vuoi cucinare la pasta con l’acqua del rubinetto e renderti conto che emanava un odore di cloro a dir poco sgradevole? Una situazione del genere è molto comune: e se è vero che l’acqua clorata non è dannosa né pericolosa per il nostro organismo, è altrettanto vero che a nessuno verrebbe in mente di berla o di usarla per cucinare, proprio per il suo odore davvero forte che rischia di rendere immangiabile qualsiasi preparazione. Un rimedio a questo inconveniente è rappresentato dalla depurazione dell’acqua del rubinetto, ma solo a condizione che la stessa venga effettuata in modo appropriato. Ciò vuol dire, per esempio, fare a meno delle caraffe filtranti che andavano di moda fino a qualche anno fa ma che ancora oggi sono presenti nelle case di molte famiglie. Quella rappresentata dalla caraffa è, senza alcun dubbio, una soluzione poco costosa, ma purtroppo non è in grado di risolvere il problema in maniera definitiva: al di là della scarsa praticità che le contraddistingue, esse sono sconsigliate a causa dell’accumulo di batteri che si verifica con il passare del tempo. Insomma, per sfruttare la loro efficacia si sarebbe costretti a sostituirle in continuazione, ma a quel punto il risparmio svanirebbe. In particolare, per ciascuna caraffa il relativo filtro dovrebbe essere cambiato non meno di una volta ogni tre settimane. Per di più, nel caso in cui un modello di caraffa esca di produzione e venga ritirata dal commercio, il rischio è quello di non poter disporre di filtri compatibili nuovi, e dunque si sarebbe obbligati a ricominciare da capo. Una potenziale alternativa potrebbe essere individuata nei filtri a carboni attivi che vengono installati sopra al rubinetto della cucina: a ben guardare, tuttavia, anche questa proposta lascia molto a desiderare, sia perché l’acqua non viene filtrata in modo adeguato, sia perché spesso si tratta di filtri molto economici, e quindi di scarsa qualità. Insomma, nel giro di breve tempo si usurano, non funzionano più come dovrebbero e hanno bisogno, a loro volta, di essere sostituiti, con ulteriori spese. Ecco perché il vero rimedio a disposizione di chi desidera depurare l’acqua del rubinetto consiste nell’acquisto e nell’installazione di un rubinetto a 5 vie integrato con un depuratore d’acqua da posizionare sotto al lavello. Il rubinetto a 5 vie permette di usufruire di acqua gasata e refrigerata, oltre – ovviamente – a quella naturale a temperatura ambiente; tuttavia, chi non è interessato a bere acqua fresca o frizzante e si accontenta di quella normale non è obbligato a ricorrere a un rubinetto a 5 vie e può sceglierne uno più economico, installato di fianco a quello del lavello della cucina. Con un dispositivo di questo tipo, tutto quel che devi fare per bere acqua pura dal rubinetto di casa è girare la valvola dell’apparecchio. A differenza di quel che accade con i filtri a carboni attivi e con le caraffe filtranti, la manutenzione è decisamente contenuta: il filtro del depuratore deve essere sostituito circa una volta all’anno, e spesso il costo dell’intervento è compreso nel prezzo che paghi (se scegli il noleggio del depuratore con canone mensile). In sintesi, è solo il depuratore d’acqua la soluzione efficace che priva l’acqua del tuo rubinetto dei batteri e dei metalli pesanti che potrebbero averla contaminata nel suo passaggio attraverso le tubature. E anche il famoso odore di cloro è destinato a scomparire: così nel tuo bicchiere finirà solo acqua limpida e cristallina, del tutto inodore e con un sapore ottimo. Inoltre, il depuratore ti consente anche di intervenire sul residuo fisso, e cioè sul contenuto di sali minerali presente nell’acqua che andrai a bere o a usare per cucinare.